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Italiano

Lettone

Informazioni

Italiano

- prima di iniziare l'attività su videoterminale,

Lettone

- pirms darba uzsākšanas pie displeja ekrāna,

Ultimo aggiornamento 2014-10-23
Frequenza di utilizzo: 2
Qualità:

Italiano

- allorché subentrino disturbi visivi attribuibili al lavoro su videoterminale.

Lettone

- ja viņiem ir redzes grūtības, kas var būt saistītas ar darbu pie displeja ekrāna.

Ultimo aggiornamento 2014-10-23
Frequenza di utilizzo: 2
Qualità:

Italiano

l’assicurato/a è in grado di svolgere un lavoro al videoterminale?

Lettone

vai apdrošinātā persona var veikt darbu ar datoru?

Ultimo aggiornamento 2014-11-06
Frequenza di utilizzo: 1
Qualità:

Italiano

a) videoterminale, uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal procedimento di visualizzazione utilizzato;

Lettone

a) displeja ierīce: burtu un ciparu vai grafiskais displeja ekrāns, neatkarīgi no izmantotā displeja procesa;

Ultimo aggiornamento 2014-10-23
Frequenza di utilizzo: 1
Qualità:

Italiano

a) videoterminale, uno schermo alfanumerico o grafico a prescindere dal procedimento di visualizzazione utilizzato;b)

Lettone

a) displeja ierīce: burtu un ciparu vai grafiskais displeja ekrāns, neatkarīgi no izmantotā displeja procesa;

Ultimo aggiornamento 2008-03-04
Frequenza di utilizzo: 1
Qualità:

Riferimento: Anonimo

Italiano

il datore di lavoro è tenuto a concepire l'attività del lavoratore in modo che il lavoro quotidiano su videoterminale sia periodicamente interrotto con pause o cambiamenti di attività, in modo da ridurre l'onere del lavoro su videoterminale.

Lettone

darba devējam jāplāno darba ņēmēja darbība tādā veidā, lai ikdienas darbā pie displeja ekrāna būtu periodiski pārtraukumi vai darbības maiņa, samazinot darba slodzi pie displeja ekrāna.

Ultimo aggiornamento 2014-10-23
Frequenza di utilizzo: 2
Qualità:

Riferimento: Anonimo

Italiano

110 -motivazione e obiettivi della proposta la presente proposta ha lo scopo di semplificare e razionalizzare le disposizioni delle direttive comunitarie relative alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro che fanno obbligo agli stati membri e alla commissione di presentare relazioni sulla loro attuazione pratica. attualmente l’obbligo per gli stati membri di presentare una relazione di attuazione, che costituisce una delle basi della relazione elaborata dalla commissione, è contemplato dalla direttiva 89/391/cee del consiglio, del 12 giugno 1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro[1], nonché dalle direttive particolari a norma del suo articolo 16, paragrafo 1, ovvero le direttive: 89/654/cee del consiglio, del 30 novembre 1989, relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per i luoghi di lavoro[2], 89/655/cee del consiglio, del 30 novembre 1989, relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori durante il lavoro[3], 89/656/cee del consiglio, del 30 novembre 1989, relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e salute per l'uso da parte dei lavoratori di attrezzature di protezione individuale durante il lavoro[4], 90/269/cee del consiglio, del 29 maggio 1990, relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute concernenti la movimentazione manuale di carichi che comporta tra l'altro rischi dorso-lombari per i lavoratori[5], 90/270/cee del consiglio, del 29 maggio 1990, relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e di salute per le attività lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali[6], 92/57/cee del consiglio, del 24 giugno 1992, riguardante le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili[7], 92/58/cee del consiglio, del 24 giugno 1992, recante le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro[8], 92/85/cee del consiglio, del 19 ottobre 1992, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento[9], 92/91/cee del consiglio, del 3 novembre 1992, relativa a prescrizioni minime intese al miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione[10], 92/104/cee del consiglio, del 3 dicembre 1992, relativa a prescrizioni minime intese al miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori delle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee[11], 93/103/ce del consiglio, del 23 novembre 1993, riguardante le prescrizioni minime di sicurezza e di salute per il lavoro a bordo delle navi da pesca[12], 98/24/ce del consiglio del 7 aprile 1998 sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro[13], 1999/92/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 16 dicembre 1999, relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive[14], 2002/44/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 25 giugno 2002, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (vibrazioni)[15], 2003/10/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 6 febbraio 2003, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore)[16], 2004/40/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 29 aprile 2004, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici)[17], 2006/25/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 5 aprile 2006, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (radiazioni ottiche artificiali)[18]. tre direttive in tema di sicurezza e salute sul lavoro non prevedono la redazione di relazioni sull’attuazione pratica, ovvero: la direttiva 83/477/cee del consiglio del 19 settembre 1983 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro[19] la direttiva 2000/54/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 18 settembre 2000, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro (settima direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/cee)[20] nonché la direttiva 2004/37/ce del parlamento europeo e del consiglio, del 29 aprile 2004, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (sesta direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 della direttiva 89/391/cee del consiglio)[21]. una relazione di attuazione è prevista anche dalle direttive del consiglio 91/383/cee, del 25 giugno 1991, che completa le misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute durante il lavoro dei lavoratori aventi un rapporto di lavoro a durata determinata o un rapporto di lavoro interinale[22], 92/29/cee, del 31 marzo 1992, riguardante le prescrizioni minime di sicurezza e di salute per promuovere una migliore assistenza medica a bordo delle navi[23] e 94/33/ce, del 22 giugno 1994, relativa alla protezione dei giovani sul lavoro[24]. le disposizioni esistenti prevedono inoltre scadenze diverse per la presentazione delle relazioni nazionali sull’attuazione pratica alla commissione (quattro o cinque anni). tali disparità saranno armonizzate nella presente proposta, che ha lo scopo di migliorare e razionalizzare il quadro esistente, disponendo la redazione di un’unica relazione sull’attuazione pratica costituita da una parte generale, relativa ai principi generali e agli aspetti comuni a tutte le direttive, integrata da capitoli riguardanti aspetti specifici di ciascuna direttiva. nel contesto attuale a causa dei diversi intervalli temporali imposti dalle varie direttive tali valutazioni vengono effettuate a un ritmo quasi ininterrotto, comportando costi amministrativi sproporzionati. -

Lettone

priekšlikuma pamatojums un mērķi Šā priekšlikuma mērķis ir racionalizēt un vienkāršot noteikumus kopienas direktīvās par darba ņēmēju drošību un veselības aizsardzību darbā, kurās paredzēts pienākums dalībvalstīm un komisijai izstrādāt ziņojumus par to praktisko īstenošanu. Šobrīd dalībvalstu pienākums izstrādāt ziņojumu par praktisko īstenošanu, kurš ir viens no pamatelementiem komisijas ziņojumam, ir paredzēts padomes 1989. gada 12. jūnija direktīvā 89/391/eek par pasākumiem, kas ieviešami, lai uzlabotu darba ņēmēju drošību un veselības aizsardzību darbā[1], kā arī atsevišķajās direktīvās minētās direktīvas 16. panta 1. punkta nozīmē, proti, šādās direktīvās: padomes 1989. gada 30. novembra direktīvā 89/654/eek par minimālajām prasībām attiecībā uz drošību un veselības aizsardzību darba vietā[2], padomes 1989. gada 30. novembra direktīvā 89/655/eek par drošības un veselības aizsardzības minimālajām prasībām, darba ņēmējiem lietojot darba aprīkojumu darbā[3], padomes 1989. gada 30. novembra direktīvā 89/656/eek par drošības un veselības aizsardzības minimālajām prasībām, lietojot individuālās aizsardzības līdzekļus darba vietās[4], padomes 1990. gada 29. maija direktīvā 90/269/eek par minimālajām prasībām attiecībā uz drošību un veselības aizsardzību kravu apstrādē ar rokām, pastāvot īpašam riskam darba ņēmējiem gūt muguras traumas[5], padomes 1990. gada 29. maija direktīvā 90/270/eek par minimālajām prasībām attiecībā uz drošību un veselības aizsardzību darbā ar displeju ierīcēm[6], padomes 1992. gada 24. jūnija direktīvā 92/57/eek par darba drošības un veselības aizsardzības minimālo prasību īstenošanu pagaidu vai pārvietojamajos būvlaukumos[7], padomes 1992. gada 24. jūnija direktīvā 92/58/eek par minimālajām prasībām drošības un/vai veselības aizsardzības zīmēm darba vietā[8], padomes 1992. gada 19. oktobra direktīvā 92/85/eek par pasākumu ieviešanu, lai veicinātu drošības un veselības aizsardzības darbā uzlabošanu strādājošām grūtniecēm, sievietēm, kas strādā pēcdzemdību periodā vai strādājošām sievietēm, kas baro bērnu ar krūti[9], padomes 1992. gada 3. novembra direktīvā 92/91/eek par minimālajām prasībām drošības un veselības aizsardzības uzlabošanai darba ņēmējiem, kuri strādā minerālu ieguves rūpniecības nozarēs, kas pielieto urbšanu[10], padomes 1992. gada 3. decembra direktīvā 92/104/eek par minimālajām prasībām drošības un veselības aizsardzības uzlabošanai darbiniekiem, kuri strādā virszemes un apakšzemes minerālu ieguves rūpniecības nozarēs[11], padomes 1993. gada 23. novembra direktīvā 93/103/ek par drošības un veselības prasību minimumu darbā uz zvejas kuģiem[12], padomes 1998. gada 7. aprīļa direktīvā 98/24/ek par darba ņēmēju veselības un drošības aizsardzību pret risku, kas saistīts ar ķimikāliju izmantošanu darbā[13], eiropas parlamenta un padomes 1999. gada 16. decembra direktīvā 99/92/ek par minimālajām prasībām to darba ņēmēju drošības un veselības aizsardzības uzlabošanai, kas pakļauti sprādzienbīstamas vides riskam[14], eiropas parlamenta un padomes 2002. gada 25. jūnija direktīvā 2002/44/ek par minimālajām veselības un drošības prasībām attiecībā uz darba ņēmēju pakļaušanu riskiem, ko rada fizikāli faktori (vibrācija)[15], eiropas parlamenta un padomes 2003. gada 6. februāra direktīvā 2003/10/ek par veselības un drošības minimālajām prasībām attiecībā uz darba ņēmēju pakļaušanu darba vides riskiem, ko rada fizikāli faktori (troksnis)[16], eiropas parlamenta un padomes 2004. gada 29. aprīļa direktīva 2004/40/ek par minimālajām drošības un veselības aizsardzības prasībām attiecībā uz darba ņēmēju pakļaušanu riskam, ko rada fizikāli faktori (elektromagnētiskie lauki)[17], eiropas parlamenta un padomes 2006. gada 5. aprīļa direktīva 2006/25/ek par veselības un drošības minimālajām prasībām attiecībā uz darba ņēmēju pakļaušanu riskiem, ko izraisa fizikāli faktori (mākslīgais optiskais starojums)[18]. trīs direktīvās šajā jomā nav paredzēts izstrādāt ziņojumus par praktisko īstenošanu, proti, šādās direktīvās: padomes 1983. gada 19. septembra direktīvā 83/477/eek par darba ņēmēju aizsardzību pret risku, kas saistīts ar pakļaušanu azbesta iedarbībai darba vietā[19], eiropas parlamenta un padomes 2000. gada 18. septembra direktīvā 2000/54/ek par darbinieku aizsardzību pret risku, kas saistīts ar bioloģisku aģentu iedarbību darba vietā (septītā atsevišķā direktīva direktīvas 89/391/eek 16. panta 1. punkta nozīmē)[20] un eiropas parlamenta un padomes 2004. gada 29. aprīļa direktīvā 2004/37/ek par darba ņēmēju aizsardzību pret draudiem, kas saistīti ar kancerogēnu vai mutagēnu vielu iedarbību darbavietā (sestā atsevišķā direktīva direktīvas 89/391/eek 16. panta 1. punkta nozīmē)[21]. ziņojums par īstenošanu ir paredzēts arī padomes 1991. gada 25. jūnija direktīvā 91/383/eek, kas papildina pasākumus, kuru mērķis ir veicināt uzlabojumus darba drošībā un veselības aizsardzībā attiecībā uz darba ņēmējiem, kas pieņemti darbā uz noteiktu laiku vai arī īslaicīgā darbā[22], 1992. gada 31. marta direktīvā 92/29/eek par minimālajām drošības un veselības aizsardzības prasībām medicīniskās palīdzības uzlabošanai uz kuģiem[23] un 1994. gada 22. jūnija direktīvā 94/33/ek par jauniešu darba aizsardzību[24]. turklāt pašreizējos noteikumos paredzēti dažādi termiņi valstu ziņojumu par praktisko īstenošanu iesniegšanai komisijai (četri vai pieci gadi). Šīs atšķirības tiks novērstas ar šo priekšlikumu, ar ko vienlaikus paredzēts uzlabot un racionalizēt esošos noteikumus, paredzot vienotu ziņojumu par praktisko īstenošanu, kurā būs vispārīgā daļa ar vispārīgajiem principiem un kopīgajiem aspektiem visās direktīvās, kā arī īpašas nodaļas par katrai direktīvai raksturīgiem aspektiem. Šobrīd sakarā ar dažādajās direktīvās noteiktajiem atšķirīgajiem termiņiem novērtēšanas darbs notiek gandrīz nepārtraukti, radot pārlieku lielas administratīvās izmaksas. -

Ultimo aggiornamento 2008-03-04
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Riferimento: Anonimo

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