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chi lo sa
chi lo sa ?

chissà chi lo sa?
c

chi lo farà
auctoritas

nessuno lo sa
nemo unus

questo perché? forse perché non vi amo? lo sa dio
fumum atque naturam non diligo

e la mia speranza dov'è? il mio benessere chi lo vedrà
ubi est ergo nunc praestolatio mea et patientiam meam quis considera

se egli sceglie, chi lo farà cambiare? ciò che egli vuole, lo fa
ipse enim solus est et nemo avertere potest cogitationem eius et anima eius quodcumque voluerit hoc faci

porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni
ioth dabit percutienti se maxillam saturabitur obprobrii

egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza
iucundus homo qui miseretur et commodat disponet sermones suos in iudici

chi risparmia la verga odia suo figlio ma chi lo ama lo corregge per tempo
qui parcit virgae odit filium suum

ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può raggiungere
cuncta temptavi in sapientia dixi sapiens efficiar et ipsa longius recessit a m

il favore del re è per il ministro intelligente, il suo sdegno è per chi lo disonora
acceptus est regi minister intellegens iracundiam eius inutilis sustinebi

ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto
sed in omni gente qui timet eum et operatur iustitiam acceptus est ill

chi accaparra il grano è maledetto dal popolo, la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende
qui abscondit frumenta maledicetur in populis benedictio autem super caput vendentiu

se egli tace, chi lo può condannare? se vela la faccia, chi lo può vedere? ma sulle nazioni e sugli individui egli veglia
ipso enim concedente pacem quis est qui condemnet ex quo absconderit vultum quis est qui contempletur eum et super gentem et super omnes homine

infatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell'uomo ricade gravemente su chi lo fa
omni negotio tempus est et oportunitas et multa hominis adflicti

quanto l'immondo avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino alla sera»
quicquid tetigerit inmundus inmundum faciet et anima quae horum quippiam tetigerit inmunda erit usque ad vesperu

dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa
et dormiat et exsurgat nocte ac die et semen germinet et increscat dum nescit ill