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stiamo vos
etiam vos avaritiam vituperatis

unde stiamo?
dove stiamo?

cosa stiamo facendo
ut parcamus sanguini humano

stiamo circoscritto e ingloriosa
nobis in arto et inglorius labor

io e marco stiamo bene.
ego et marcus valemus.

ci stiamo preparando per la vita.
ad vitam paramus

sia fatta giustizia e i cieli siano rovinati
justitia et judiciun correctio sedis ejis

i tempi stanno cambiando e noi stiamo cambiando con loro
tempora mutantur et nos mutamur in illis

salve, cesare, noi che stiamo per morire ti salutiamo
ave caesar morituri te salutant

se tu e marco state bene, io e paolo stiamo bene.
si tu et marcus valetis, ego et paulus valemus.

stiamo preparando un'ottima scorta di cibo ad alcuni ospiti,
a somno curae leniuntur

i nemici hanno sconfitto l'esercito e stiamo per essere sterminati la libertà è compromessa la fine è giunta
melius est ovum hodie quam pullum cras

il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della maestà nei cieli
capitulum autem super ea quae dicuntur talem habemus pontificem qui consedit in dextera sedis magnitudinis in caeli

perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al signore è grande e il signore ci ha mandati a distruggerli»
delebimus enim locum istum eo quod increverit clamor eorum coram domino qui misit nos ut perdamus illo

gli egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal paese, perché dicevano: «stiamo per morire tutti!»
urguebantque aegyptii populum de terra exire velociter dicentes omnes moriemu

certo, da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. ma noi parliamo davanti a dio, in cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione
olim putatis quod excusemus nos apud vos coram deo in christo loquimur omnia autem carissimi propter vestram aedificatione

perché una voce di lamento si ode da sion: «come siamo rovinati, come profondamente confusi, poiché dobbiamo abbandonare il paese, lasciare le nostre abitazioni»
festinent et adsumant super nos lamentum deducant oculi nostri lacrimas et palpebrae nostrae defluant aqui

ora il re di israele aveva detto ai suoi ufficiali: «non sapete che ramot di gàlaad è nostra? eppure noi ce ne stiamo inerti, senza riprenderla dalle mani di aram»
dixitque rex israhel ad servos suos ignoratis quod nostra sit ramoth galaad et neglegimus tollere eam de manu regis syria