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benincasa (italy)
benincasa (italia)

• c. benincasa, il tempo e l’anima.
• c. benincasa, il tempo e l’anima.

with his brother simone, he is living with his nephews benincasa and lorenzo.
con il fratello simone abita presso i nipoti benincasa e lorenzo.

catherine of james benincasa occupies a substantial place in the history of italian literature.
caterina di giacomo benincasa occupa un posto rilevante nella storia della letteratura italiana.

this room encompasses the space once occupied by the benincasa family’s kitchen, the fulcrum of domestic life.
la sala comprende lo spazio un tempo occupato dalla cucina della famiglia benincasa, fulcro della vita domestica.

the only available space was the area in front of the kitchen oratory, traditionally thought to be the benincasa family’s vegetable garden.
l’unico spazio disponibile era quello antistante l’oratorio della cucina, ritenuto tradizionalmente l’orto della famiglia benincasa.

the story is narrated by moore but it is never objective: it is the consciousness of the artist which takes it all upon him … carmine benincasa'
la storia è narrata da moore ma non è mai oggettiva: è la coscienza dell'artista che la assume tutta su di sé. carmine benincasa'

a big park, a police station, a hospital, the “suor orsola benincasa” university, a local market and a multiplex are all within 200 m.
nel raggio di 200 metri si trovano, inoltre, un grande parco pubblico, la stazione di polizia, un ospedale, il complesso universitario suor orsola benincasa, un mercato rionale, un cinema multi-sala.

in the first half of the fourteenth century it was rented to catherine’s father, the cloth-dyer jacopo benincasa, as a warehouse for dyeing cloth and as a home for his large family.
nel corso della prima metà del trecento venne data in affitto al padre di caterina, il tintore jacopo benincasa, come fondaco per tingere i panni e dimora della sua numerosa famiglia.

after the benincasa family fell into decline, the property passed into the hands of another dyer, until in 1466, shortly after catherine’s canonization, the commune of siena decided to buy it, urged by the pleas of the inhabitants of fontebranda who wanted the home of their saint to be always open for public veneration.
in seguito al declino dei benincasa, l’edificio passò in proprietà ad un altro tintore, fino a che nel 1466, poco dopo la canonizzazione di caterina, il comune di siena decise di acquistarlo, spinto dalle suppliche dei cittadini di fontebranda, desiderosi che la casa della loro santa fosse per sempre aperta alla pubblica venerazione.