Şunu aradınız:: ficus (Latince - İtalyanca)

ficus
ficus

ficus carica
fico

alta agricola ficus
nelle parole degli ambasciatori

ficus carica lin.
fico

ficus carica sylvestris
profico

opuntia ficus-indica
opunzia

et recordatus petrus dicit ei rabbi ecce ficus cui maledixisti arui
allora pietro, ricordatosi, gli disse: «maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è seccato»

ficus protulit grossos suos; vineae florentes dederunt odorem suum.
il fico ha messo i suoi ficucci, e le viti fiorite esalano il loro profumo.

ficus protulit grossos suos vineae florent dederunt odorem surge amica mea speciosa mea et ven
il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. alzati, amica mia, mia bella, e vieni

terram frumenti hordei vinearum in qua ficus et mala granata et oliveta nascuntur terram olei ac melli
paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele

et aperti sunt oculi amborum cumque cognovissent esse se nudos consuerunt folia ficus et fecerunt sibi perizomat
allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture

nolite timere animalia regionis quia germinaverunt speciosa deserti quia lignum adtulit fructum suum ficus et vinea dederunt virtutem sua
non temete, animali della campagna, perché i pascoli del deserto hanno germogliato, perché gli alberi producono i frutti, la vite e il fico danno il loro vigore

vinea confusa est et ficus elanguit malogranatum et palma et malum et omnia ligna agri aruerunt quia confusum est gaudium a filiis hominu
la vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell'uomo

et dixit dominus ad me quid tu vides hieremia et dixi ficus ficus bonas bonas valde et malas malas valde quae comedi non possunt eo quod sint mala
il signore mi disse: «che cosa vedi, geremia?». io risposi: «fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare»

et sicut ficus pessimae quae comedi non possunt eo quod sint malae haec dicit dominus sic dabo sedeciam regem iuda et principes eius et reliquos de hierusalem qui remanserunt in urbe hac et qui habitant in terra aegypt
come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il signore - così io farò di sedecìa re di giuda, dei suoi capi e del resto di gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'egitto