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it is sensitive to oidium. cortese grapes are used to make fresh, light wines as well as those with greater structure and personality and dry spumante wines.
dalle uve cortese si ottengono vini freschi e leggeri ma anche vini di maggiore struttura e personalità e vini spumanti secchi.
in some areas of italy, besides the heat, it seems there were other problems to bother viticulturists, such as attacks of downy mildew and oidium, in particular in sicily.
in alcune zone d'italia, più che il caldo, sembra che siano stati i problemi legati agli attacchi della peronospora e dell'oidio a preoccupare i viticoltori, come nel caso della sicilia.
the most common and suitable training system is the espalier, with guyot pruning. it is susceptible to oidium and mildew, quite tolerant of mould and grape rot but subject to early dropping of the berries.
la forma di allevamento più diffusa ed indicata è la controspalliera con potatura guyot. È un vitigno suscettibile all’oidio ed alla peronospora, abbastanza tollerante nei confronti della muffa e del marciume dell'uva ma è soggetto alla cascola precoce degli acini.
provided a good description of the so-called oidium tuckeri and so added to the progress in the knowledge of the organization of the erysiphe, by discovering the way of fructification - until then unknown - as much in grape fungi as in other erysiphe species, which gave ehrenberg the opportunity to enunciate the cicinobolus genus. but he did not see the relation of this fructification to those already known in erysiphe, and for this reason he explained that the oidium tuckeri could yes, possibly but not probably, be an erysiphe. regarding the question which was hotly debated at that time in italy, whether the fungus was the cause or the effect of the illness, he was on the side of those who supported this latter opinion (h. von mohl, giambattista amici, cit.). amici presented many papers and announcements on this subject to the academy of the georgofili in florence: osservazioni microscopiche sulla malattia dell’uva
diede una buona descrizione del cosiddetto oidium tuckeri e determinò in tal modo un progresso nella conoscenza della organizzazione di erysiphe , scoprendo tanto nel fungo dell'uva quanto in altre specie di erysiphe la forma di fruttificazione fino a quel momento sconosciuta, la quale diede occasione a ehrenberg di enunciare il genere cicinobolus . anche a lui però rimase nascosta la relazione di questa fruttificazione a quelle già in precedenza conosciute in erysiphe , ragion per cui egli spiegò sì per possibile ma non per probabile che l' oidium tuckeri sia una erysiphe . riguardo alla questione vivamente dibattuta a quel tempo in italia, se il fungo sia causa o effetto della malattia, egli si collocò dalla parte dei sostenitori di quest'ultima opinione (h. von mohl, giambattista amici, cit.).